Forse ne hai già sentito parlare, ma se così non fosse non ci sarebbe nulla di strano: gli annunci host read nei podcast italiani sono poco usati e poco conosciuti.
Partiamo dall’inizio: il native advertising
Per chiarire cosa siano gli “host read”, facciamo un passo indietro e parliamo di native advertising. Si tratta di una forma di pubblicità che assume lo stesso aspetto dei contenuti che la ospitano. L’obiettivo è non interrompere l’esperienza di chi la vede/ascolta, a condizione e che, nel pieno rispetto del codice di autodisciplina e della legge, sia chiaramente identificabile che si tratta di un contenuto pubblicitario.
Cosa sono, quindi, gli annunci Host Read?
Sono annunci pubblicitari “native” all’interno dei podcast: costruiti per non interrompere l’esperienza di ascolto. L’host li pronuncia all’interno del podcast, spesso adattando il contenuto dell’ade a quello del podcast.
Sono molto efficaci (efficacia che è stata sottolineata dall’ultima ricerca di Ipsos sui podcast) perché sfruttano il rapporto fiduciario tra host e ascoltatore. Come se un amico mi consigliasse di acquistare un prodotto, iscrivermi alla newsletter o seguire un corso online: la sua “testimonianza” avrebbe un peso importante, a differenza di quanto accade con la pubblicità tradizionale.
L’affinità tra host e prodotto
Questa fiducia, del resto, è ben risposta per un motivo molto chiaro: l’host è responsabile in prima persona di quanto dice, quindi ha tutto l’interesse a “prendere a bordo” del suo podcast soltanto prodotti e servizi in linea con il suo show, con i suoi valori, con ciò che sente di poter condividere con il suo pubblico, senza tradirne la fiducia.
Quindi: fiducia e coerenza sono le chiavi che rendono gli annunci host read così efficaci in termini di consideration* da parte dell’ascoltatore.
Ma allora perché in Italia sono ancora poco conosciuti?
Forse perché sono molto più impegnativi.
Proviamo a spiegarci.
In genere il tipo di advertising più diffuso da noi è quello dei classici banner pre mid e post roll, cioè gli annunci registrati che vengono inseriti prima, durante o dopo il podcast. Hanno il vantaggio di poter essere inseriti in qualsiasi podcast, non vanno adattati, vengono caricati su piattaforme dedicate che poi si occupano di distribuirli.
Un annuncio host read invece è sempre diverso, sempre integrato nel podcast che lo ospita, e necessariamente coerente con l’host (il suo show, il suo tono di voce, i suoi valori).
Sembra piuttosto ovvio che si tratti di uno strumento che sembra nato per i podcaster indipendenti.
Quindi per scegliere un asset del genere in una campagna bisogna prendersi la briga di cercare, trovare, contattare i singoli podcaster e seguirne il lavoro.
Stai pensando anche tu che ci vorrebbe proprio qualcuno che si occupi di tutto questo lavoro, vero? Siamo d’accordo con te! Molto, molto d’accordo.
*abbiamo parlato di consideration in un post che trovi qui