Editoriale: 2022, un anno di… Podcast

Non ti dirò che questa è l’ultimo post e newsletter del 2022 (anche se lo è), perché sono certo che lo hanno già fatto molti. Ma vorrei fare lo stesso una cosa molto scontata: un bilancio di questi ultimi dodici mesi.

Per me è cambiato quasi tutto, a parte che a dicembre del 2021 mi occupavo di podcast e questo è ancora quello che mi piace fare.

Un anno fa ero a Roma, impegnato in un progetto da cui ho imparato molto. Nella mia testa c’erano già molte delle cose che ho realizzato poi, ma ancora non sapevo che forma avrebbero avuto.

Dodici mesi dopo sono a Napoli, da ottobre esiste podmaker e continua giorno dopo giorno ad assumere la forma che avevo immaginato: una piattaforma per podcaster indipendenti, uno spazio di condivisione e, ormai a giorni, un ecosistema capace di vivere di vita propria, di costruirsi una nicchia di mercato e spero anche di starci dentro bello comodo.

Per me, per noi di Podmaker, è un’avventura molto stimolante: per quanto il podcasting si stia affermando sempre di più come un asset di comunicazione importante, resta ancora un territorio per pionieri, soprattutto è da pionieri quello che vogliamo realizzare. 

E ripensando al discorso sull’intelligenza artificiale di due settimane fa, mi accorgo che tutto quello che ho imparato fino a oggi si rivela utile – un po’ come una learning machine – ma in una forma nuova, e questo è soltanto umano. 

Da gennaio Podmaker diventerà qualcosa di ancora diverso, evolverà e ci chiamerà a nuove sfide. Non vedo l’ora di affrontarle.

È una newsletter breve, quella di oggi, ma avevo proprio voglia di farlo questo bilancio e di condividerlo.