Editoriale: Il podcast a Km0 è un ossimoro.

Ciao, oggi ho sparato un titolo teasing ma non l’ho fatto senza motivo. Ci sto ragionando da un po’, da quando su blog di Podmaker.io abbiamo parlato di podcast sostenibili. Che puoi leggere qui.

Come può un podcast, che viene distribuito attraverso le piattaforme gratuite in tutto il mondo, essere un “prodotto” a Km0?

Da allora sto ragionando su come questo nuovo strumento, con un nuovo modello di business (che non ti spiegherò perché ne abbiamo già parlato nel la settimane scorse si a qui che su linkedin), possa essere davvero la metafora di un grande cambiamento che stiamo vivendo a livello globale. 

No, non voglio fare il guru, nemmeno un po’, ma più mi guardo intorno, più parlo con le persone – soprattutto con i colleghi – più vedo che stiamo tutti cercando dei cambiamenti importanti per vivere meglio.

Il fatto che il podcast sia un prodotto di qualità, un prodotto ancora profondamente umano e che non è appannaggio esclusivo dei grandi editori, secondo me lo rende anche più che una metafora, proprio un tassello di questo grande cambiamento.

Ok – dirai tu – ma dimmi perché questo titolo?

Mi è venuto in mente quando tutti i pensieri che ti ho elencato fin qui si sono scontrati con altri che non c’entrano nulla (almeno in apparenza), in particolare quelli sui GAS, i gruppi di acquisto solidale che mettono insieme delle persone perché possano acquistare direttamente dal produttore, accorciando la filiera e corrispondendo a quest’ultimo una cifra più equa rispetto a quella che gli darebbe la grande distribuzione.

Lo vedi, adesso, dove sto andando a parare?

I podcast sono un contenuto che possiamo attingere direttamente da chi lo produce e, con una serie di strumenti, possiamo anche “retribuire” il suo impegno. Con il crowdfunding per esempio, o con una piattaforma molto simile che si chiama Patreon.

E accade come per i piccoli produttori: se incentivati da un mercato che, per quanto piccolo, li sostiene, essi diventano i garanti della “Pod-diversità”, perché continuano a produrre tipicità che altrimenti resterebbero escluse e finirebbero per morire. Il podcaster indipendente, quello da cui ascoltiamo un podcast a Km0, lavora sulla passione, sulle cose che lo catturano, in cui crede e questo cose sono le più disparate. Per questo Podmaker lavora per promuovere i GAS del podcasting, per preservare l’enorme ricchezza della diversità, o se preferisci, delle nicchie di quella coda lunga di cui parliamo da un bel po’. E in quelle nicchie, prima o poi, ci ritroviamo tutti: podmaker, ascoltatori, brand.

A proposito non dimenticare di ascoltare l’episodio di oggi di Podmaker Talk sul nostro sito e tutte le principali piattaforme di podcasting.

Ci rileggiamo giovedì. Have a good listen!!