Sto pensando di farmi biondo. Platino anzi.
E no, non sono impazzito. Segui il mio ragionamento.
Da quando è uscita l’ultima newsletter, (avevi già capito che adesso uscirà ogni due settimane, vero?!), è successo di tutto.
Ci eravamo lasciati con i rumors sull’annuncio imminente della nuova interfaccia di Spotify a scorrimento verticale, annuncio che in effetti è stato poi fatto.
YouTube ha creato la categoria podcast. tu mi dirai: sì, ma nella sostanza è rimasto tutto uguale, sono sempre video, se non ho un abbonamento non posso ascoltarli a schermo spento, insomma è uguale a prima, a parte che esiste una categoria. E hai proprio ragione. Non è cambiato nulla. O quasi.

Infatti dal 13 febbraio “la Ricerca Google non mostrerà più i caroselli di podcast. Di conseguenza, dopo questa data i clic e le impressioni riportati nella sezione Come gli utenti trovano il tuo programma risulteranno pari a zero.” Cito direttamente Google Podcast Manager.
E infatti se provi a fare un ricerca per un podcast che è su Google Podcast… non lo trovi. C’è, ma non c’è: il podcast di Schrödinger.

Quindi, anche se al momento sembra che YouTube abbia fatto un’operazione “di make up”, è probabile che dovremo aspettarci qualcosa di più sostanzioso. Oppure no, chissà. Con Google, mai dire mai.
Spreaker ha annunciato che sarebbe diventata free, tutti avevano capito che a diventare gratuito era l’hosting, ma a leggere tra le righe del comunicato – scritto con amabile ambiguità – si capiva che invece il cambiamento riguardava soltanto la monetizzazione: prima era aperta solo ai piani premium, ora a tutti. Nel frattempo, sulla scia dell’annuncio che faceva capire ma non spiegava, tutti a parlare di Spreaker.

nfine Anchor non c’è più. Anzi, c’è, ma non si chiama più Anchor ed è stata inglobata in Spotify for Podcaster: non esiste più il nome (tranne nell’url che con un redirect porta al nuovo indirizzo, che poi è un vecchio indirizzo), non il logo, ma i podcast ci sono ancora tutti. Almeno loro 😀
Insomma tutti quelli che si occupano di podcasting in questo momento stanno facendo le grandi manovre, perché evidentemente si aspettano che il mercato cresca ancora. E credo proprio abbiano ragione.

Anche noi di Podmaker non siamo di meno e per questo continuiamo a cambiare cose per provare a migliorare la piattaforma, a rendere tutto più bello, più efficiente, più usabile tanto che per noi il cambiamento ormai è diventato la normalità.

Quindi non possiamo fare annunci di grandi innovazioni, perché dovremmo farne almeno uno al mese! (Probabilmente anche alla settimana, ndr). Allora ho capito che l’unica cosa veramente rivoluzionaria che posso fare è farmi biondo.
Ci leggiamo tra due mercoledì. Have a good listen!