L’intelligenza artificiale nei podcast

In che modo si potrà applicare l’intelligenza artificiale nei podcast? Sostituirà gli esseri umani?

Un’intervista discussa

Qualche settimana fa si è molto parlato di un’intervista fatta da Joe Rogan a Steve Jobs grazie all’intelligenza artificiale. La notizia è stata dato così come l’ho appena descritta, e non è corretta.

In realtà sia Rogan che Jobs erano stati ricreati come esperimento per il sito podcast.ai
Chi ha dato la notizia sbagliata, non si è astenuto dal rimarcare il cattivo gusto di Rogan – che, per carità, negli ultimi anni ha costruito una reputazione in questo senso – e dall’evidenziare come la voce di Jobs fosse metallica, alcune parole sbagliate etc.
Il fatto che non si siano accorti che neanche Rogan era Rogan dovrebbe farci riflettere.
Quando meno dovrebbe far riflettere chi ha scritto quell’articolo.

https://share.transistor.fm/s/22f16c7f

Le tante facce dell’Intelligenza artificiale

L’intelligenza artificiale è un argomento di grandissima attualità in questi giorni: per esempio si stanno diffondendo molto siti e app per creare immagini a partire da una descrizione, come questa in basso che, per carità, è bruttina.

Ma è sorprendentemente simile a quella che avevo in mente. L’ho creata digitando: «before the entrance of a Tunnel is full of flower and plants» su un sito che si chiama DreamStudio. E bisogna tener conto del fatto che l’ho descritta in una lingua che non è la mia. 
Ecco, la lingua era il vero ostacolo. E quando dico la lingua, intendo quella italiana: buona parte di queste app erano esclusivamente in inglese. Ora gli store sono pieni app in italiano a cui puoi descrivere l’immagine che vuoi e che promettono di creare la tua “arte nft”. E non c’è dubbio che, tra le mani di un artista, potrebbe davvero accadere.

Chiacchierare con un’A.I.

In realtà l’intelligenza artificiale è nelle nostre vite più di quanto pensiamo: avete presente gli “assistenti virtuali” che provano ad aiutarvi finché non riuscite a parlare con un essere umano? Sono un esempio di A.I.
Ultimamente ho sentito molto parlare di ChatGPT: è un “chiacchieratore virtuale” molto interessante e molto sofisticato. Così gli ho fatto un paio di domande e lui mi ha risposto. Magari non come uno di quelli con usciresti a cena. Ma meglio di altri con cui l’hai già fatto.

Che ne sarà di noi?

E la domanda è sempre quella: che ne sarà di noi se l’intelligenza artificiale diventa così brava?
Vale per il copywriting, vale per le immagini, vale ovviamente anche i podcast.

A giugno era trapelata una notizia molto curiosa: un dipendente di Google aveva annunciato di aver trovato “l’anima” in LaMDA, il programma per l’intelligenza artificiale di Google. Era stato subito licenziato (era tenuto al segreto totale sul suo lavoro, a prescindere da quello che pensavo di aver trovato), ma questa notizia coglie un punto fondamentale:  la varietà di interessi, passioni e approfondimento di queste ultime che un essere umano può avere, (soprattutto un essere umano che vive al di là del suo pc o del suo smartphone), il senso dell’umorismo, il dispetto, l’invidia, l’ammirazione come potranno impararli le learning machines?

Certo, se fossi un ingegnere non ci dormirei la notte, ma per ora resta questo il vero confine tra uomo e macchina.

L’intelligenza artificiale potrà fare i podcast?

In realtà ne fa già, pochi, ma ne fa. Non hanno raggiunto risultati impressionanti, a parte quello citato, e non ne abbiamo trovati in italiano (che in effetti è una lingua parecchio complicata). Ecco una piccola selezione:

Che ne sarà dei podcaster?

Vale tutto ciò che abbiamo già detto: “Smonto notte” racconta le nottate di un giovane medico in ospedale. Non è solo un resoconto dei casi che ha trattato, ma la sua particolare interpretazione del mondo che entra dal pronto soccorso e arriva da lui.

Tracce – l’impronta degli esseri umani sulla terra, racconta in che modo abbiamo modificato il pianeta: ogni tanto interviene il nonno del narratore, che con i suoi ricordi offre un riscontro  tangibile di questi cambiamenti.

L’intelligenza artificiale nei podcast potrebbe svilupparsi come un racconto di queste tracce, non c’è dubbio e, con opportune indicazioni, far interloquire un nonno. 

CON OPPORTUNE INDICAZIONI. 

Significa che la creatività umana resta indispensabile.

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