C’è di che essere impensieriti in casa Audible: Spotify ha infatti lanciato una nuova feature – al momento disponibile soltanto in USA – che era attesa da molti, gli audiolibri.
Il modello di business però è diverso da quello dei servizi già diffusi negli States, di cui quello di Amazon è il più famoso: non è necessario avere un abbonamento, né dotarsi di “crediti” da spendere, una volta scelto l’audiolibro, infatti, l’ascoltatore potrà concludere la sua transazione esternamente all’app.
Almeno per il momento, perché pare che l’obiettivo di Ek sia invece introdurre anche per questo media il modello freemium, forte anche del fatto che Spotify sta concludendo l’acquisto di Findaway, un’audiobook company rivolta ad autori che non trovano spazio nelle grandi case editrici.
Insomma, sembrerebbe che possa realizzarsi per gli audiobook, un processo simile a quello dei podcast: al fianco di editori blasonati e scrittori famosi, ci sarà un esercito di piccoli creators indie.
Creators che, com’è ovvio, sono più disponibili a interrompere le loro opere con annunci pubblicitari.
Il modello freemium sconvolgerà il mercato editoriale? È presto per dirlo, ma è certo che avere in un’unica app, nella stessa schermata, musica, podcast e audiolibri, renderà questi ultimi molto più diffusi e popolari, offrendoli a chi, fino a quel momento, magari nemmeno sapevo che esistono.